Il pregiato legno di rovere viene ricavato dalla Quercus Petraea, una grande pianta appartenente alla famiglia delle Fagacee che può raggiungere fino a 35 metri di altezza e 2 metri di diametro del fusto.
La parte centrale del fusto, il durame, è di colore bruno, mentre l'alburno è giallastro. La fibratura è tendenzialmente diritta, anche se irregolare; il fusto presenta gli anelli di accrescimento e i raggi midollari molto marcati, visibili a occhio nudo.
Le venature risaltano molto e creano un effetto estetico particolarmente raffinato.
Le foglie possono presentare la forma di lobi, mentre a volte sono seghettate; anche una stessa pianta può avere foglie di differente forma, dipendentemente dall’età delle foglie stesse.
La pianta del rovere è molto diffusa sia nell’Europa Centrale che in quella Nord Orientale; in Italia trova l’habitat ideale in pianura Padana, nelle vallate alpine e prealpine e nell'Appennino.
Il legno massello di rovere si ottiene dalla parte centrale della pianta ed è considerato fin dai tempi antichi una materia prima molto pregiata, sia per la sua robustezza che per le altre eccezionali caratteristiche: non è un caso che per i romani il ramo di quercia simboleggiava la forza, il coraggio, la dignità e la perseveranza.
Già in epoca gotica il rovere era molto impiegato nella realizzazione di mobili importanti
Data la sua straordinaria durata e naturale resistenza all’invecchiamento, all’umidità (funghi e muffe) e alle variazioni climatiche.
Sono poi molte altre le peculiarità che fanno apprezzare il legno massello di rovere:
- la durezza, che si traduce nella naturale predisposizione a non essere scalfito
- la tenacità, cioè la capacità di resistere agli urti anche piuttosto violenti e alle sollecitazioni
- la flessibilità e la curvabilità, che lo rende molto utilizzato sia in campo navale (sia all’interno che all’esterno delle imbarcazioni) che nella costruzione delle doghe delle botti pregiate; in quest’ultimo impiego c’è da aggiungere che oltre a resistere perfettamente alla fermentazione, contribuisce a conferire il particolare aroma nell’invecchiamento dei grandi vini rossi e dei distillati.
Nonostante questa particolare robustezza, il legno di rovere si può lavorare senza particolari difficoltà: anche gli artigiani che lo lavorano a mano, con la loro abilità riescono ad ottenere manufatti pregevoli che durano secoli.
Le moderne macchine come la fresa, la sega, la pialla o il trapano, permettono di lavorare ogni elemento in rovere in maniera eccellente per realizzare i prodotti più disparati nei più diversi impieghi.
- porte in legno massello di rovere che, sfruttando l’isolamento acustico del legno, permettono un’ottima silenziosità degli ambienti
- serramenti ed infissi
- mobili di ogni genere
- parquet
- travature.
Anche come legna da ardere, gli scarti di lavorazione del rovere si dimostrano un combustibile di qualità, poiché producono un’elevata quantità di calore e una bassa densità di fumo
Le porte in legno massello di rovere si prestano egregiamente ad ogni tipo di finitura, come ad esempio la verniciatura oppure la lucidatura; per questioni estetiche legate alla bellezza naturale delle sue venature, è molto gettonata la verniciatura trasparente che protegge la superficie del legno e permette di godere dell’eleganza tipica dell’essenza.
Proprio per la loro raffinatezza, le porte in legno massello di rovere sono perfettamente in sintonia con ogni tipo di arredamento: una porta in legno massello di rovere nella sua colorazione naturale, ad esempio, lega benissimo con un salotto in stile, ma anche con una bianca cucina moderna.